1° Petalo 

Roadbook e consigli utili

Questo petalo, che rappresenta il primo tratto di percorso comune alle competizioni 60 e 100 Km, si sviluppa lungo sentieri e strade sterrate che si inerpicano verso il monte Molinatico ( 1550 Mt  s.l.m), passando per l’abitato di Grifola, fino al confine con la Toscana da cui si gode una splendida vista sulla Lunigiana, sul monte Marmagna e sul passo della Cisa.

Si parte dal centro di Borgotaro con partenza controllata sulla strada provinciale e dopo 1,5 km si incomincia a salire (11 km di salita) lungo un single track nel bosco di castagno. Il sentiero prosegue lungo una strada sterrata, attraverso boschi di faggio e pinete, sino ad arrivare alla strada sul crinale di confine tra Emilia e Toscana in località Croce del Ferro.

Da qui si prosegue per circa 1,5 km, mantenendo alla vostra sinistra la valle del Taro (da dove siete arrivati) e alla vostra destra la val di Magra (ricorda bene questo particolare!!!!!! mai andare a destra in questa fase della gara!!!), fino ad  arrivare ad un bacino dell’acqua dove si gira a sinistra sul prato e dopo un breve discesa si rientra nel bosco.

A questo punto sarete sufficientemente caldi per iniziare il primo tratto veramente duro, passato un piccolo guado vi aspetta l’ultima salita del primo petalo che dopo circa 800 metri si trasformerà in un prato da seguire sino alla vetta dove ci sarà il primo controllo elettronico.

Inizia ora la lunga discesa di 14 km che non possiamo definire facile. Il primo tratto tiene il crinale per circa 700m su un pratone per poi girare a sinistra con una curva secca, evitate di andar dritti per non trovarvi al passo della Cisa, si rientra in questo modo nel bosco con un single track bello ma sassoso quindi molta attenzione agli appoggi. Si giunge quindi al Lago Martino, lo si costeggia e si continua la discesa nel bosco per 1,5 km fino ad arrivare allo “Chalet del Molinatico” punto ristoro liquido e solido.

Da qui ripartirete lungo una strada sterrata lungo il cinghialodrono e poi in picchiata in un misto tra single track e carraie che vi riporteranno nel secolare bosco di castagno in località Case Vighen sino ad arrivare a 2 km dall’ arrivo, in località la Pieve. L’ultimo km è da farsi sul marciapiede che costeggia la strada principale in leggera discesa sino al ponte sul Fiume Taro e poi in zona arrivo con un bella passerella nella via principale di Borgo Val di Taro.

Da vedere :

La Val di Taro vista dal Monte Molinatico
L’ antica via del sale (alta via tosco appenninica)
La Lunigiana e la Val di Magra
Lago Martino (lago glaciale)
Carbonaie (le antiche carbonaie dove veniva prodotto il carbone per la pianura padana)
I boschi di castagno e di faggio dimora del re del bosco fungo porcino (Borgotaro è la capitale mondiale del fungo  porcino)

2° Petalo 

Da vedere:

La Val di Taro vista dal Borgallo
L’ antica via del sale ( alta via tosco appenninica)
Le piste da sci di Zum Zeri
Carbonaie ( le antiche carbonaie dove veniva prodotto il carbone per la pianura padana)
I boschi di castagno e di faggio dimora del re del bosco fungo porcino ( Borgotaro è la capitale mondiale del fungo  porcino )

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Completata la prima parte inizia il petalo più lungo e impegnativo, il percorso si sviluppa nella Val Tarodine per risalire sino al Passo del Borgallo  (1005 Mt  s.l.m ), da qui seguendo tutto il crinale sull’Alta Via del CAI ci dirigiamo verso il  Passo dei Due Santi ( 1383 Mt s.l.m). In questo petalo si godrà la magnifica vista sul Val di Magra, sulle frazioni di Pontremoli e sulle Apuane.

Rispetto alle passate edizioni abbiamo modificato la discesa cercando di ridurre i Km su asfalto, percorreremo infatti una carraia dalla quale si godrà di una vista panoramica della Val Gotra e sullo sfondo dello splendido Castello di Compiano. Alla fine di questa carraia ci troveremo in località Costadasi per rientrare a Borgotaro con un suggestivo passaggio finale in pineta.

Si parte dal centro di Borgotaro e si riattraversa il ponte (ponte di origine romaniche) sul fiume Taro e alla rotonda si continua dritti in direzione Valletto su una leggera ma costante salita che ci porta dopo 3 km alla discesa fino al guado sul fiume Tarodine (prestate molta attenzione a questo passaggio), da qui inizia la vera salita del 2° petalo, che dopo l’attraversamento del centro abitato di Valdena ci porterà al passo del Borgallo attraverso una bellissimo bosco di castagno. Raggiunto il passo il Borgallo si prosegue lungo il crinale, da cui si gode di uno dei punti più panoramici dell’intero percorso, alla fine del single track incontreremo il Cippo del Borgallo (cippo in memoria dei caduti).  Il percorso continua attraverso boschi di faggio e pinete, sino ad arrivare al piazzale degli impianti da sci di Zum Zeri al Passo dei Due Santi, passo di confine tra Emilia e Toscana. Qui troverete il ristoro principale del petalo e la spunta elettronica. Si risalgono le piste per circa 1 km (tratto molto impegnativo), completata la risalita si gira a destra nel bosco e si inizia la lunga discesa di 18 km che ci riporterà verso Borgo Val di Taro. Il primo tratto in discesa completamente all’interno della Comunalia di Albareto è, senza dubbio, una delle zone migliori per la raccolta del nostro amato “Fungo Porcino”, in altre stagioni non è raro trovarne anche lungo il sentiero. Completiamo questa fatica con un discesa molto panoramica che ci condurrà verso la frazione di Costadasi e poi giù con grande ritmo, per chi ha ancora energie, fino al zona arrivo.

3° Petalo 

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Questo petalo, si sposta nel versante esposto a sud della nostra bellissima valle e infatti la natura differisce in maniera significativa rispetto ai primi due petali, troveremo boschi di acacia e un terreno molto più secco e sassoso, ricco piante da frutto che grazie all’esposizione trovano il loro habitat ideale. In questo petalo raggiungeremo nel punto più alto (1070 Mt s.l.m.) il lago Buono (origine glaciale) ed attraverseremo l’abitato di San Pietro caratterizzato dalla bellissima chiesa di San Cristoforo situata su di un terrazzamento che si affaccia sulla Val Vona con Borgotaro sullo sfondo.

Rispetto alle prime edizioni è stato modificato il percorso eliminando la lunga carraia che ci accompagnava sino alla fine della salita, sostituita con un sentiero molto più panoramico seguente il fil di costa, caratterizzato da un paio di salite abbastanza impegnative considerando che ci si troverà circa tra il 65° e 70° km.

Si parte come sempre dal centro del paese, dopo essersi rigenerati con un piatto di pasta e cambiati ci si dirige verso la località “Le Spiagge”, dopo circa 1 km si comincia a salire (10 km circa) lungo un single track impegnativo, non fosse perché si incominciano ad avere 65 km sulle gambe, ma la vista che si gode da questa salita è impagabile; lungo tutta la salita non sarà difficile trovare anche ristori “abusivi” che non vi rifiuteranno un bicchiere…d’acqua, ma troverete anche alcune fontane che vi saranno molto utili; dopo circa 6 km arriverete alla chiesa di S. Cristoforo vi consigliamo di prendetevi 2 minuti e affacciarvi alla terrazza dalla quale si potrà vedere tutta la bellezza della Val Vona con Borgotaro sullo sfondo; da qui salite altri 300 mt e voltate a destra una volta incotrata la strada asfaltata (qui trovate una fontana), percorretela per un piccolo tratto 200-300 mt fino al Bivio di Tovi, imboccatelo, qui prestate attenzione perchè dopo pochi metri dovrete lasciare l’asfalto e salire a sinistra nel bosco dove ricomincia la salita. Nel corso di quest’ultima non sarà difficile trovare aperture nella vegetazione che vi daranno la possibilità di vedere la cima del Monte Molinatico e parte del secondo petalo appena percorso, nonché la bassa Val Taro, così da rendervi conto di quanto avete già percorso, prendetevi un momento, per autocongratularvi, ma non esagerate avrete ancora 4 km di salita sino ad arrivare al Lago Buono; arrivati al lago si inizierà a scendere per circa 1 km dove troviamo il ristoro principale del petalo (solido e liquido) nella casella di Pradonico; fate il pieno di acqua perché nel tratto successivo non troverete fontane, si riparte tra un mix di single track e carraie caratterizzate da tratti di veloci discese ed alcuni “mangia e bevi” per circa 8 km sino ad arrivare all’ultimo tratto di discesa vera che porterà finalmente al ristoro centrale di Borgotaro.

Questo petalo non rappresenta grosse difficoltà per quanto riguarda il fondo del percorso ed è abbastanza corribile soprattutto dal 11 km in avanti (71 km dalla partenza), ricordate che incominciate ad avere 70 km sulle gambe, che non sono pochi!

Da vedere :

La Val di Taro vista dal Monte Santa Donna
La Val Ceno e l’abitato di Bardi
Lago Buono ( lago glaciale)

4° Petalo 

Da vedere:

L'Oasi WWF vista dalla costa di Monticelli
L'abitato di Borgo Val di Taro visto da Monticelli alto

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Questo petalo, come il precedente rimane per metà nel versante esposto a sud della valle del Taro e per metà nel versante Nord del Torrente Rizzone che delimita il confine comunale con L’Oasi dei Ghirardi (Oasi WWF). Quest’ultimo tratto avrà 3 km di asfalto iniziale per poi buttarsi su sentieri e strade sterrate sino alla fine della gara.

Rispetto alle prime edizioni sono stati eliminati tratti di asfalto e strade bianche noiose e fastidiose. Il tratto finale non presenta particolari difficoltà, ormai siamo in dirittura d’arrivo, ricordiamo che la maggior parte di voi sarà veramente affaticata. Da segnalare la suggestiva discesa, con guado e risalita del Torrente Rizzone oltre all’ultima bellissima “picchiata” su pratoni finali.  Da segnalare il ristoro “Ginestrina” (solido e liquido) che nella scorsa edizione ha vinto il premio “Miglior ristoro della QUT”.

Ci siamo, si riparte per l’ultima volta dal centro del paese e si sale verso l’ospedale civile Santa Maria passando affianco all’eliporto, qui girando a destra si prende l’asfalto e dopo 100 mt di leggera discesa si imbocca il bivio verso la località “Vignole”; si sale per circa 2,5 km lungo la strada comunale sino ad un bivio sulla sinistra dove si abbandonerà l’asfalto sino al termine dei 100 km.  Come appena detto dal bivio della stalla di “Bibula”, dopo poche decine di metri, partirà a salire un single track nella boscaglia per circa 1 km e mezzo. Usciti dal bosco ci si troverà sulla costa di Monticelli e di fronte si aprirà una meravigliosa vista sull’ Oasi del WWF e il monte Pelpi. Si scenderà un po’ percorrendo una carraia per poi risalire e toccare il punto più alto del petalo circa 730 mt slm ancora circa 500 m di su e giù per una strada bianca e si arriverà al ristoro di “Ginestrina” (solido e liquido) 91/92° km di gara. Ultima discesa al torrente Rizzone di circa 3,5 km molto corribile tra strade bianche, carraie e un single track finale tra i ginepri (un po’ di attenzione in questo punto). Una volta guadato il Rizzone si risale per l’ultima fatica per 3,5 km, chiudere l’anello ed arrivare di nuovo al ristoro di “Ginestrina”; a questo punto mancheranno circa 3 km alla fine. Un’ultima discesa morbida per dei pratoni passando per l’abitato di Monticelli e siete poi arrivati. 100 km!!! Complimenti, BRAVI davvero!!!

Questo petalo non rappresenta grosse difficoltà per quanto riguarda il fondo del percorso ed è tutto corribile se non fosse per i km che avete già nelle gambe!